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Il progetto
La progettazione proposta nasce a seguito di un confronto promosso nella
riunione convocata da Prefettura, enti istituzionali e terzo settore per
affrontare il tema dell'accoglienza dei minori stranieri, con particolare attenzione al periodo estivo e agli adolescenti provenienti dall'Ucraina.
Negli spazi del Carrobiolo, luogo protetto, si svolgeranno fino al 30 settembre due differenti laboratori: uno per l'insegnamento della lingua italiana e un altro finalizzato all'elaborazione di vissuti personali traumatici.
Azioni:
- corso di lingua italiana: tre volte a settimana, quattro ore al giorno per due gruppi organizzati secondo il livello di conoscenza della lingua per favorire il processo d'integrazione;
- attività di arteterapia con docente specializzata, bilingue;
- percorsi di elaborazione del trauma e ri-scoperta del sé;
- esposizione finale dei lavori prodotti dai partecipanti al corso.
Inoltre, verrà fornita la merenda e i ragazzi potranno frequentare liberamente lo spazio di aggregazione durante il tempo di presenza in sede. Prevista poi una possibile integrazione con le attività educative e culturali già presenti al Carrobiolo per superare la logica della frammentazione e della "ghettizzazione" delle proposte, ingaggiando i beneficiari con le attività che li interessano maggiormente.