Premio Davolio 2019: selezionato il progetto “Colombina 2.0” della Vecchia Quercia di Calolziocorte
Premio Enrico Davolio 2019
Selezionato il progetto “Colombina 2.0”
della cooperativa sociale La Vecchia Quercia di Calolziocorte
Un’iniziativa in ricordo di Enrico Davolio per premiare progetti di innovazione sociale
nelle aree di prevenzione del disagio
Si è conclusa la fase di valutazione dei dieci progetti che hanno partecipato al "Premio Enrico Davolio 2019", iniziativa giunta quest’anno alla sua quarta edizione e nata con l’intenzione di ricordare e proseguire l’operato di Enrico Davolio, sostenendo progetti inclusivi e di utilità sociale in tutte le aree di prevenzione del disagio e di innovazione sociale.
Il premio è stato promosso dal consorzio CS&L con la collaborazione dei consorzi CCB di Monza e Consolida di Lecco per ricordare la figura di Enrico e la sua passione innovativa applicata al mondo della cooperazione sociale, e sostenuto grazie alle donazioni raccolte attraverso il "Fondo Enrico Davolio" attivo presso la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza.
La commissione di valutazione, composta da Marina Pecorelli Davolio, Daniele Davolio, Alessandra Giovannetti, Fabio Quassoli, Giancarlo Brunato, Luigi Losa, Marta Petenzi, Mario Riva e Lorenzo Guerra, ha individuato come vincitore il progetto “Colombina 2.0 – Reciproc-Azioni, Trasform-Azioni, Consum-Azioni di una comunità che cambia” della cooperativa sociale La Vecchia Quercia di Calolziocorte (Lecco), a cui è stato stanziato un contributo di 24mila euro.
Motivazioni: Il progetto è stato scelto perché introduce un aspetto nuovo nelle relazioni sociali dando protagonismo agli stessi soggetti “deboli” che nel progetto “promuovono azioni di cura della comunità.
Negli spazi del centro socioculturale “La Colombina” si intende creare un luogo per le famiglie e gli adolescenti che possa diventare promotore di modelli di cittadinanza fondanti sulla reciprocità, su stili di vita consapevoli e sostenibili, sulla partecipazione alla cura del bene comune e sul ripensamento dei ruoli sociali: molte azioni, infatti, saranno promosse da servizi per le fragilità che si mettono a disposizione della comunità.
Quattro le diverse azioni progettuali previste:
– l’apertura di uno Spazio per famiglie, che prevede l’organizzazione di incontri tra famiglie, l’allestimento di uno spazio per il gioco e per le feste di compleanno, con tanto di stoviglioteca;
– l’avvio di laboratori di riciclo e abbigliamento creativo e sostenibile, “per guardare a ciò che si ha con occhi diversi – spiegano – scarti che diventano gioielli, abiti dismessi che riprendono vita. Gli incontri saranno condotti da professionisti del settore e da persone con disabilità che abbiano acquisito competenze specifiche”. Gli studenti dell’Ips Fumagalli, indirizzo sociosanitario, realizzeranno giochi con materiali di recupero da donare a Spazio Cicogna;
– cura e riqualificazione di alcuni spazi del centro La Colombina, che prevede una call for ideas per la tinteggiatura di uno spazio del centro a cura di un writer e una convenzione con gli istituti Fumagalli e Greppi per il coinvolgimento di studenti con provvedimenti disciplinari su attività di utilità sociale;
– la creazione di una comunità di acquisto sul modello dell’Alveare che dice sì, vale a dire la selezione di piccoli produttori locali per l’apertura di un punto di acquisto solidale a filiera corta.
Tante le realtà coinvolte nella progettazione: oltre alla cooperativa sociale La Vecchia Quercia, l’associazione La Colombina, la cooperativa sociale Solaris – Lavoro e Ambiente, l’associazione di promozione sociale Brig – Cultura e Territorio, l’istituto professionale statale Fumagalli di Casatenovo, l’istituto Greppi di Monticello, l’azienda agricola Cascina Rancate e il comune di Casatenovo.
Il progetto è stato individuato tra i dieci in concorso. Del progetto sono stati valutati l’originalità e l’innovazione, la fattibilità e la sostenibilità, la capacità di elaborare azioni di rete territoriali e di coinvolgimento del territorio, la replicabilità e trasferibilità su altri territori, il protagonismo dei beneficiari nell’ambito delle azioni promosse, la capacità di identificare nuovi bisogni, partenariato no profit/profit. Il progetto è stato selezionato perché ritenuto innovativo riguardo al tema della vulnerabilità.
Come nasce il premio. Il Consorzio CS&L ha costituito presso la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus il Fondo Enrico Davolio, dedicato al proprio presidente venuto a mancare nell’ottobre 2014. A CS&L si sono affiancati i consorzi Consolida e Comunità Brianza. Alle cooperative socie è sembrato naturale e nello stesso tempo importante ricordare la figura di Enrico per l’intelligenza e la passione innovativa che ha saputo portare all’interno del mondo della cooperazione sociale, soprattutto se riferita alle persone più in difficoltà. Nato dalla volontà di esprimere questo ricordo e continuare il lavoro di Enrico, il fondo vuole intervenire rispetto alle situazioni di maggior svantaggio sociale e sostenere progetti inclusivi in tutte le aree di prevenzione del disagio e di innovazione sociale attraverso il “Premio Enrico Davolio”.
Come sostenere il Fondo. Per sostenere il Fondo “Premio Enrico Davolio” è possibile effettuare un bonifico o un versamento con bollettino postale sui seguenti conti intestati alla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus, con causale: “Fondo Enrico Davolio”:
- Banca Popolare di Milano – Iban: IT03 Q05034 20408 000000029299
- C/C postale 1025487529