Motivazione e responsabilizzazione con “Ceredo ergo sum”
“Abbiamo fatto tante esperienze diverse dal solito oratorio: abbiamo parlato di rispetto e reati sui social network con educatori e psicologi, ascoltato alcune testimonianze e incontrato due campioni sportivi che ci hanno spiegato quanto siano importanti la determinazione e la resilienza per raggiungere gli obiettivi. Sono stato contento perché ho potuto coinvolgere due amici che con la vita di parrocchia non familiarizzano di solito”, ha raccontato F., 17 anni, animatore dell’oratorio di Ceredo.
“Mi ha colpito quando abbiamo parlato della rabbia con le due esperte: ci hanno fatto capire quanto è importante gestirla prima di scrivere di getto un commento o di postare qualcosa su Instagram o TikTok”, ha aggiunto MC, 15 anni.
“Ammetto che prima di quel giorno non sapevo nemmeno cosa fosse il counselling: avevo un problema con mio figlio, una specie di ipocondria. La professionista che mi hanno segnalato in parrocchia mi ha suggerito alcune attività da proporre a casa, come fossero esercizi domestici, che hanno nettamente migliorato la situazione”, ha riferito P., padre di J., 12 anni.
Ha raggiunto gli obiettivi sperati il programma di estensione del servizio e dello spazio oratoriale della parrocchia di Ceredo, a Seregno, ai giovani e alle famiglie che abitano la frazione, così da integrare alla proposta pomeridiana di doposcuola e animazione altri contenuti e percorsi di motivazione, consapevolezza e responsabilizzazione attiva. Particolare attenzione è stata rivolta ai ragazzi in condizione di fragilità e a rischio dispersione. Beneficiari diretti sono stati 140 ragazzi (circa il 65% preadolescenti tra gli 11 e i 14 anni e circa il 35% adolescenti fino ai 19 anni, di cui più di metà ingaggiati anche come animatori iunior del campo estivo) e 30 adulti di riferimento, tra cui familiari, educatori, docenti, destinatari assidui delle iniziative di informazione e supporto alla genitorialità e all’educazione.