La comunità cresce con Youth Bank: ragazzi pronti a lasciare il segno
“Guardare al futuro” alle volte può sembrare una frase fatta, da utilizzare all’occorrenza: ma cosa vuol dire davvero? Quanto un ente (un’istituzione, una fondazione,
una qualsiasi realtà) può dire di guardare veramente al futuro? Una risposta potrebbe essere quella di scendere concretamente in campo: per guardare le cose da vicino, ascoltare, mettersi in gioco. Non basta – non sempre, almeno: forse, quasi mai – limitarsi a un sostegno diretto di questa o quella iniziativa: bisogna capire e bisogna conoscere per dare vita a progetti, attività e interventi che possano fare la differenza.
Mettersi in ascolto, trovare risposte collettive in grado di migliorare la qualità della vita della comunità, creare reti e collaborazioni finalizzate al raggiungimento di obiettivi condivisi sono solo alcune delle linee guida secondo cui Fondazione MB quotidianamente opera in ognuno dei suoi campi di intervento. Compreso quello che riguarda i giovani. Quindi Fondazione MB guarda al futuro così: partecipando concretamente alle attività che riguardano e che coinvolgono le nuove generazioni. E se negli anni non sono mai mancati incontri, tavoli di lavoro e strumenti erogativi elaborati ad hoc (come le ultime edizioni del bando “Giovani generazioni”) forse il caso più emblematico è quello della Youth Bank: da quando il progetto, che si ispira al percorso nato a Belfast, in Irlanda del Nord, negli anni Novanta e presto diventato internazionale, è stato avviato sul territorio di Monza e Brianza – era il 2012 – non c’è stata annualità in cui non sia stato riproposto (un rallentamento, forse, c’è stato solo nell’anno della pandemia) e, di volta in volta, strutturato con sempre maggiore attenzione. Alcune indicazioni: la Youth Bank (“banca dei giovani”) prende vita grazie al contributo di un gruppo di ragazzi – gli Youth Banker, appunto – che si impegna a individuare progetti di utilità sociale prioritari per il territorio. Per farlo vengono coinvolti da Fondazione in un percorso di formazione che fornisce loro gli strumenti utili a progettare e gestire un bando di finanziamento per la selezione di progetti sociali e culturali, promossi da organizzazioni senza finalità di lucro del territorio.
Negli anni sono stati pubblicati dieci bandi, che hanno portato al sostegno di 57 progetti per un stanziamento totale di quasi 400mila euro. Dal 2023, proprio con l’intenzione di articolare il percorso in maniera ancora più efficace, è stata avviata una collaborazione con Spazio Giovani impresa sociale, attiva da più di trent’anni nel settore delle politiche giovanili. La call di lancio dell’edizione 2024-25 di Youth Bank MB, sostenuta anche da Fondazione Cariplo, è stata avviata alla fine di settembre: tutti i giovani tra i 16 e i 24 anni, studenti e non, interessati a “lasciare un segno nella comunità” hanno avuto tempo fino al 25 ottobre per presentare la propria candidatura.
A breve la nuova edizione, che prevede anche un soggiorno residenziale di tre giorni, prenderà ufficialmente il via: diventare Youth Banker offrirà ai ragazzi la possibilità di sviluppare competenze di progettazione, comunicazione, team building, public speaking e valutazione, e li porterà ad assumere e a gestire ruoli di responsabilità. Una volta elaborato, il bando sarà rivolto a tutti i giovani, che diventeranno così Youth Planner: con il supporto degli enti di Terzo settore del territorio potranno pensare, proporre e realizzare un loro progetto.
Approfondimenti
“Intercettare gli over 20 per completare il panorama“: l’intervista a Lucia Mussi, referente Youth Bank MB
“Diventano cittadini attivi, inarrestabili e appassionati“: l’intervista a Paolo Nicolodi ed Elvira Ruttico di Spazio Giovani impresa sociale
“Il modello internazionale e le attenzioni che cambiano“: l’intervista ad Alessio Sala Tenna, referente Youth Bank per la Fondazione Comasca
“Prima dialogo con le scuole, ora una call per under 20“: l’intervista a Letizia Savoini, referente Fondazione Giovani VCO
Gli articoli sono stati pubblicati sul Cittadino di Monza e Brianza del 31 ottobre 2024 nell’ambito della rubrica “Il bello della comunità”.