La Casa della Carità di Seregno
“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”
Madre Teresa di Calcutta
Con questo spirito, la Casa della Carità inizierà e continuerà un percorso di vita e di speranza a beneficio di tutti,
non solo dei più emarginati
A Seregno muove i primi passi la Casa della Carità, il progetto della Comunità pastorale cittadina “San Giovanni Paolo II”.
Da anni la città può contare sulla presenza di numerose associazioni di volontariato sociale (oltre che culturale, sportivo, ambientale) che, nella loro peculiarità, raccolgono storie di fragilità e situazioni di vulnerabilità, note anche al settore comunale dei Servizi sociali, con cui sono costantemente in stretto contatto.
Ora, però, occorre fare di più e meglio: perché le forze non vengano meno nel corso dei prossimi anni, con il rischio di compromettere la distribuzione di tanto bene.
In quest’ottica negli anni la comunità pastorale cittadina ha intrapreso un cammino verso la realizzazione di ulteriori servizi territoriali di prima necessità destinati alle persone in condizioni di maggiore fragilità: le loro sedi, però, sono collocate in zone diverse della città, con conseguente dispendio di energie fisiche, economiche e relazionali.
Da qui il desiderio, ma anche la necessità, di poter contare su una sede unica dove far confluire le diverse attività parrocchiali: così da ottenere omogeneità di gestione, una più equilibrata distribuzione delle risorse economiche, la rotazione più funzionale dei volontari e un impiego più razionale degli spazi comuni.
L’occasione per realizzare questo sogno si è presentata nel 2018 tramite la Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli che ha messo a disposizione della comunità una parte dello storico edificio dell’istituto Cornelia & Pasquale Pozzi, di via Alfieri 8 a Seregno.
Donazioni raccolte: 64.543 euro
Le realtà che ne faranno parte
All’interno della Casa della Carità troveranno posto – e anche significato, ruolo e vita – una serie di realtà assistenziali in larga parte già attive in città.
Centro di ascolto Caritas: servizio di ascolto, orientamento e presa in carico delle situazioni di fragilità sociale presenti nella Comunità Pastorale
Sede Caritas: luogo di raccolta, smistamento e concretizzazione dei bisogni primari della popolazione più vulnerabile, adatto anche all’incontro e alla formazione dei volontari.
Mensa della solidarietà: luogo di ristoro ma anche di incontro e condivisione di percorsi di riscatto individuale
Piano emergenza freddo: luogo di accoglienza serale e notturna per uomini nel periodo invernale
Servizio docce e lavanderia
Emporio della solidarietà: per la raccolta e la distribuzione di generi alimentari secondo le disposizioni della Caritas diocesana e cittadina
Ambulatorio medico e infermieristico
Scuola di lingua italiana per stranieri e Corso di taglio e cucito
Comunità “Mamma-Bambino”: storico servizio all’interno dell’istituto Pozzi che continuerà a essere gestito dalla Congregazione
Conferenza San Vincenzo: realtà caritativa al servizio dei poveri con distribuzione di pacchi viveri e visite a domicilio
Banco di solidarietà Madre Teresa: per le raccolte periodiche di alimenti in città e la preparazione di pacchi vivere destinate a famiglie fragili
Associazione Solidaritè: gruppo di volontari che opera all’interno dell’istituto Pozzi a favore di donne, madri e bambini in situazione di difficoltà.
Centro di Aiuto alla Vita: per l’aiuto di donne che vivono una gravidanza difficile.
La condivisione del progetto
In tutti questi mesi il lavoro di messa a punto del progetto, al netto delle lunghe pause del lockdown, ha visto anzitutto la condivisione da parte della diaconia, del consiglio pastorale, oltre che di tutte le realtà che operano in città sul fronte della carità, dalla Caritas cittadina a quelle parrocchiali, dal Centro ascolto al Mpv e Cav, dalla San Vincenzo al Banco di solidarietà Madre Teresa, dall’Opera Don Orione alla scuola di italiano per stranieri.
L’obiettivo che si vuole raggiungere infatti è quello di realizzare una struttura intesa come vera e propria “Casa” perché con le persone accolte, non a caso definite “ospiti”, si cercherà di instaurare una relazione gratuita e disinteressata al fine di far loro riacquistare dignità e autonomia.
Sarà una porta aperta sulla città: un luogo di incontro dove sentirsi tutti “comunità”, che significa condividere valori, prospettive, diritti, doveri, responsabilità: in una parola sola, essere forza pulsante e positiva all’interno della città. Un luogo in cui la fraternità assumerà importanza centrale e dove si dovrà essere “funzionali” gli uni agli altri nella condivisione di un grande e bellissimo progetto.
Sarà altresì una comunità in cui le persone si relazioneranno senza attesa di riconoscenza e di riconoscimento reciproco ma che, nell’attenzione profonda a tutti e a ciascuno, sapranno rompere confini e schemi preconcetti, impareranno a dialogare alimentando la rete vitale della prossimità e il flusso della comunicazione, della relazione, dello scambio, dell’affetto, del cambiamento.
Da sottolineare l’importanza dell’interlocuzione avviata ormai da tempo con l’amministrazione comunale: in particolare con il sindaco Alberto Rossi e dell’assessore ai Servizi sociali Laura Capelli nell’ottica di un sostegno dell’intero progetto. Allo stesso modo sono stati avviati contatti con altre istituzioni non profit.
Soluzioni flessibili e modulabili renderanno la Casa della Carità una struttura efficiente ed efficace, con particolare attenzione anche alla sostenibilità ambientale. Tra i suoi obiettivi anche quello di potervi attivare un centro di formazione permanente del volontariato cittadino, aperto e a disposizione e in collaborazione con tutte le realtà seregnesi, anche laiche, che operano nel settore dell’assistenza e del bisogno.
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Per informazioni sulla casa della carità (proposte di volontariato, donazioni di cibo e di vestiario, richieste di informazioni o di aiuto, domande, etc.) scrivere a info@casadellacaritaseregno.it.
È possibile sostenere la Casa della Carità anche con un bonifico
Bonifico intestato a Fondazione della Comunità di Monza e Brianza
Iban: IT03 Q05034 20408 000000029299
Causale: Casa della Carità
Le donazioni alla Fondazione permettono di usufruire delle agevolazioni fiscali per le Onlus, previste dalle norme vigenti.
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