Fase 2 anche all’ex Filanda: a Sulbiate mascherine e visiere stampate in 3D
Fase 2 anche per le attività in corso negli spazi dell’ex Filanda di Sulbiate, dove all’inizio dell’emergenza sanitaria, grazie alla collaborazione tra Spazio Giovani e Make in Progress, le maschere da snorkeling “Easybreath” di Decathlon sono state convertite in respiratori da donare agli ospedali maggiormente in difficoltà: è successo grazie alla stampa in 3D di particolari valvole di raccordo – progettate dall’azienda bresciana Isinnova e rese disponibili a tutti in modalità open source.
Grazie all’appello che la provincia e i comuni hanno rivolti ai cittadini, a Sulbiate sono state raccolte 1.800 maschere: di queste, 500 sono state convertite e, attraverso la Protezione civile, consegnate ai presidi sanitari in maggiore difficoltà. Ora che la fase più acuta dell’epidemia sembra essere superata, i makers stanno progettando di trasformare le maschere rimaste in nuovi dispositivi di protezione individuale: vale a dire in mascherine dotate di filtri da donare alla protezione civile, alle rsa e agli operatori impegnati sul campo. Non solo, però: “Grazie al contributo della Fondazione e del Fondo A. G. Bellavite – ha spiegato Maurizio Magistrelli di Spazio Giovani – è stato acquistato anche del materiale utile alla produzione, sempre attraverso la stampante 3D, di visiere protettive“.
Ma non ci si ferma qui: perché attorno al progetto, coordinato dal maker Alessandro Arosio di Make in Progress, si è creata una cordata non solo di altri makers del territorio, disposti a collaborare per progettare insieme nuovi dispositivi, ma anche di grandi e piccole aziende, che hanno sostenuto l’iniziativa attraverso donazioni di materiali.
“La velocità di attivazione di Make in Progress è stata incredibile e siamo davvero felici per gli esiti dell’iniziativa: ora – conclude Magistrelli – continueremo a rimodulare la produzione in base alle esigenze che via via si manifesteranno e ci impegneremo nel tenere viva e attiva la rete che si è costituita in queste settimane”.
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