“Dimentico”: Enrico Ruggeri canta l’Alzheimer
Il cantautore milanese Enrico Ruggeri ha dedicato il suo nuovo brano “Dimentico” alla malattia di Alzheimer. La canzone, pubblicata lo scorso venerdì, 21 aprile, supporta il Paese ritrovato di Monza, il villaggio per la cura dell’Alzheimer della cooperativa La Meridiana, dove oltretutto è stato girato il video.
Raccontano da La Meridiana che “la storia di questo progetto parte da un incontro avvenuto nell’estate del 2022: Enrico Ruggeri, presidente della Nazionale cantanti, ci conosce in occasione dell’evento che verrà poi organizzato allo Stadio Brianteo e che coinvolgerà numerosi personaggi dello spettacolo”. Una conoscenza che non si esaurisce con l’evento: “Rimangono i contatti, il ricordo di alcuni momenti particolari vissuti con i pazienti e con i residenti dei luoghi di cura della cooperativa.
Succede poi che qualche mese dopo, a dicembre 2022, Ruggeri si imbatte di nuovo nel tema: guarda il film “The father”, la storia di un uomo che vive l’esperienza della demenza in una realtà deformata dai suoi ricordi e dalla sua percezione del mondo. Come ha raccontato lui stesso durante le riprese: «Dopo aver visto il film mi sono messo alla chitarra: nel giro di un’ora testo e musica della canzone erano pronte». “Dimentico” è nata così e Ruggeri l’ha voluta donare alla Meridiana, per mettere in evidenza un tema che coinvolge non solo le persone con demenza, ma tutto il nucleo familiare.
Il Paese ritrovato è il primo villaggio in Italia dedicato alla cura di persone con forme di demenza e affette dalla sindrome di Alzheimer, un progetto che anche la Fondazione della Comunità MB ha supportato fin dal primo momento. Si tratta di un piccolo borgo in cui le persone, in tutta sicurezza, vivono in appartamenti protetti ma possono muoversi in modo autonomo nella piazza, al caffè, nei negozi e al cinema, così da condurre una vita normale, compatibilmente con la malattia, sentirsi a casa e ricevere nello stesso tempo le necessarie attenzioni. Un luogo dove le persone con demenza sono libere di scegliere cosa fare del proprio tempo e ritrovano una dimensione di socialità che restituisce valore alla loro vita.