Coop Lambro 2.0: quando la tecnologia è di casa
“La piattaforma #iorestoacasa è nata per via dell’emergenza sanitaria: abbiamo chiuso subito il centro socioeducativo, non appena l’epidemia è scoppiata, e avevamo necessità di trovare un modo per restare in contatto con i nostri ragazzi”. Lo raccontano Nicoletta Gelosa, Rosario Belfiore e Giuseppe Pellegrino, del direttivo della cooperativa sociale Lambro di Monza. “Abbiamo messo tutto in piedi con le nostre forze: lo sforzo è stato notevole, ma i risultati e le soddisfazioni non sono mancati”.
La piattaforma è cresciuta e si modificata nel corso delle settimane, aggiungendo via via quella funzionalità o quel pulsante che hanno consentito agli oltre trenta ragazzi con disabilità di sperimentare e sperimentarsi. “Siamo partiti con una marcia in più – hanno proseguito – perché, grazie all’esperienza di TG Lambro e ai corsi di formazione che, negli anni, sono stati organizzati presso gli Apple Center per imparare a utilizzare programmi di grafica e di videomaking, i nostri ragazzi erano pronti: per molti di loro l’utilizzo della piattaforma è stato immediato, non stata necessaria la mediazione degli educatori”.
Sono 23 i laboratori che settimanalmente vengono proposti attraverso la piattaforma: dal tango al teatro, passando per attività di sviluppo cognitivo, espressivo e digitale: “Abbiamo strutturato un nuovo modo di fare pedagogia, e lo conserveremo anche al termine dell’emergenza sanitaria. Oltretutto, l’utilizzo della piattaforma ha consentito a noi operatori di scoprire nuove attitudini dei ragazzi e nuove sfaccettature delle famiglie”.
Grazie al contributo della Fondazione, stanziato attraverso il Fondo Emergenza Coronavirus MB, sono stati acquistati pc e tablet da fornire agli utenti che erano privi di un’adeguata strumentazione tecnologica.
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