“Attenta-mente”, il bando di Cariplo per il benessere dei minori
Fondazione Cariplo lancia un terzo e ultimo bando da 2 milioni di euro per il benessere emotivo, psicologico, relazionale di bambini e ragazzi: si chiama Attenta-mente, ha scadenza il 2 luglio 2024 e verrà presentato alla presenza del Presidente Giovanni Azzone martedì 7 maggio alle ore 11 al MEET – Digital Culture Center di Milano (viale Vittorio Veneto, 2).
Per partecipare in presenza è necessario registrarsi a questo link.
L’evento sarà anche trasmesso in streaming sul sito di Fondazione Cariplo.
L’incontro sarà anche l’occasione per presentare un nuovo Quaderno dell’Osservatorio dedicato a neurosviluppo, salute mentale e benessere psicologico di bambini e adolescenti, a partire dall’analisi degli accessi ai servizi sanitari in Lombardia avvenuti prima, durante e dopo la pandemia.
Il contesto
Nelle fasi più acute della pandemia, e ancora di più nel periodo post emergenziale, sono stati lanciati molti allarmi e appelli rispetto alle possibili conseguenze sulla salute mentale della popolazione e dei minori in particolare. Diverse voci hanno segnalato un crescente malessere emotivo e psicologico espresso da bambini e ragazzi in forme e intensità tra loro molto diverse: ansia, depressione, aggressività, disturbi della condotta e della regolazione emotiva, dipendenza digitale, disturbi del comportamento alimentare e del sonno, fobia scolare, ritiro sociale, fino agli attacchi al corpo (ideazione suicidaria e atti di autolesionismo). Al contempo famiglie, scuole, servizi hanno mostrato preoccupazione e difficoltà rispetto alla possibilità di svolgere, in tempi e modi idonei, il loro compito educativo e/o di cura per fronteggiare questa situazione.
Il Covid-19, con quarantene, restrizioni, isolamento sociale, stress famigliare, chiusura prolungata di scuole e servizi educativi, incertezza sul futuro, ha fatto probabilmente da agente “detonatore-acceleratore-emersivo” di malesseri già presenti: significative manifestazioni di disagio e sofferenza tra le fasce giovani della popolazione appaiono in crescita da tempo.
Molti suggeriscono da tempo di rintracciare alcune concause di questo malessere diffuso nella fragilità del mondo adulto e nelle carenze e disfunzionalità dei contesti e dei modelli educativi.
Il dibattito in corso mette pertanto in guardia dal rischio di eccessiva medicalizzazione e “privatizzazione” dei disagi emergenti (solo cure individuali e ricorso ai servizi specialistici) e sollecita un lavoro di ascolto, prevenzione e intercettazione precoce, in particolare negli ambienti di vita dei bambini e ragazzi (la famiglia, la scuola e i contesti di educazione non formale) attraverso un sostegno agli adulti di riferimento, una sensibilizzazione e una formazione che contribuiscano a una maggiore consapevolezza e capacità di leggere tempestivamente i segnali di disagio e di rischio; inoltre, suggerisce fortemente di creare “ponti” e spazi di collaborazione tra le famiglie, i servizi educativi, sociali e sanitari.
Appare ancora prioritario intervenire in prima battuta sulle situazioni di disagio, alla luce dei molti bisogni ancora senza risposta, sostenendo l’attivazione di tutte le risorse disponibili per contribuire a dare un sostegno immediato ai tanti ragazzi che le vivono, nella consapevolezza che nel medio-lungo periodo sarà necessario investire maggiormente su sistemi di prevenzione diffusa e sulla promozione attiva del benessere.
Il bando
Alla luce di questo contesto, e dopo la significativa risposta del territorio al primo bando e al secondo bando, Fondazione Cariplo rinnova l’impegno sul tema nel 2024 con 2 milioni di euro di budget, portando le risorse complessivamente stanziate dal 2022 ad oggi a oltre 11 milioni di euro. Il desiderio è garantire interventi diffusi e capillari, articolati e sistemici, in grado di generare valore per le traiettorie di vita di ragazzi e famiglie a rischio e in sofferenza grazie alla partecipazione coordinata di attori del terzo settore, del mondo sanitario e della scuola.
“Attenta-mente” conferma l’impianto di base per contribuire ad affrontare la situazione portata in evidenza dalla pandemia, a partire dai minori più in difficoltà dal punto di vista psichico, emotivo e relazionale.
Per farlo intende sostenere progetti che garantiscano l’intercettazione precoce di situazioni di disagio emergente o sommerso, affinché non rischino di essere trascurate e quindi di evolvere in diagnosi gravi e patologie croniche. Non solo: l’obiettivo è aumentare la capacità degli enti di articolare per e con i minori – a rischio o con disagi già conclamati – forme di supporto e cura tempestive, ben calibrate e coordinate sul piano educativo, sociale e sanitario; infine, facilitare la nascita o il rafforzamento di alleanze territoriali tra gli attori del terzo settore, del pubblico e della comunità, disponibili a mettere questi temi in un’agenda di lavoro comune.